Marmitte
«Il ghiacciaio, scendendo da un ripido pendio, scava una conca glaciale. In seguito perde la sua forza erosiva e lascia sul posto un promontorio, detto "soglia glaciale".
Studi eseguiti negli anni cinquanta hanno constatato che alla base del ghiacciaio del Morteratsch lo spessore era di circa 400 metri. A monte della Capanna Boval è quindi stata erosa una conca glaciale. Il ghiacciaio del sistema Poschiavo - Palü è sceso dal ripido pendio del "Pru dal Vent" e alla base di questo pendio ha eroso una conca glaciale: quella di Cavaglia.
Esaurita la sua velocità il ghiacciaio ha lasciato sul posto una soglia glaciale: quella delle Moti da Cavagliola. Superato questo ostacolo la colata glaciale aumenta la sua velocità. Al di sopra dello stesso si sono formati enormi crepacci trasversali. L'acqua che corre abbondante sulla superficie ghiacciata precipita in questi crepacci, convogliando pietre e detriti, raggiungendo il letto roccioso del ghiacciaio.
(Aldo Godenzi)
Supponendo un'altezza di 700-800 m, l'acqua alla base del crepaccio avrà avuto una pressione di 60-80 atmosfere. Alcuni autori suppongono che l'acqua, precipitata nei crepacci, sottoposta ad altissima pressione abbia raggiunto una velocità superiore ai 100 chilometri orari. Resta però da osservare che questo fenomeno erosivo è avvenuto in un circuito chiuso, cioè l'acqua non aveva una via d'uscita ma doveva rigurgitare di nuovo alla superficie. È quindi stato il suo movimento rotatorio ad avere questa altissima velocità?».
(Aldo Godenzi)